Il 22 e 23 maggio 2025, Firenze ha ospitato la prima edizione del Videns Festival, un evento destinato a lasciare il segno nel panorama della comunicazione italiana. Organizzato dall’agenzia Brief, pluripremiata per le sue produzioni creative e video, il festival ha trasformato il cinema The Space in un hub di ispirazione, formazione e networking, riunendo oltre 450 professionisti del marketing, studenti e rappresentanti di agenzie da tutta Italia.
Un laboratorio vivo di idee, visioni e connessioni
Con oltre 40 speaker e 34 panel tematici, Videns ha acceso il confronto su alcuni dei temi più urgenti per il settore: dal ruolo dell’intelligenza artificiale alla trasformazione dei modelli di business, passando per la centralità delle emozioni, della relazione e del valore umano nella costruzione dei brand.
In un anno, il 2024, segnato da cambiamenti accelerati, Videns si è proposto come spazio di confronto autentico, dove l’innovazione è stata affrontata con lucidità e spirito costruttivo.
Un format che fonde formazione e spettacolo
Il festival non si è limitato ai contenuti teorici. Tra i momenti più apprezzati dai partecipanti anche gli show immersivi di Francesco Bozza (“Bar Spot”) e Karim Bartoletti (“Best of Cose Belle”), che hanno saputo unire il valore formativo alla potenza del racconto, in un perfetto equilibrio tra intrattenimento e ispirazione.
Non è mancato il networking: oltre 150 professionisti hanno partecipato alle cene con gli speaker lungo il suggestivo Lungarno fiorentino, creando connessioni reali e collaborazioni future.
“Abbiamo respirato un’energia straordinaria: il bisogno di contenuti autentici e confronto diretto è più forte che mai”, raccontano i fondatori di Brief, Niccolò Di Vito e Matteo Gazzarri. “Il Videns Festival continuerà: questo è solo l’inizio.”
5 insegnamenti di marketing e comunicazione dal Videns Festival
Oltre alle emozioni e alle connessioni, l’evento ha offerto lezioni concrete per chi opera o aspira a operare nel settore MarCom. Ecco i cinque takeaway più forti emersi dal palco:
1. Farsi amare, non solo notare (Valeria Casani – McDonald’s Italia)
Costruire un brand solido non significa solo essere riconoscibili, ma diventare parte della vita delle persone. Esperienza, coerenza e capacità di sorprendere: sono questi i pilastri che, secondo Casani, rendono un brand rilevante. Le relazioni autentiche, più del marketing, creano connessioni emotive durature.
2. I valori non si improvvisano (Vera Gheno – Università di Firenze)
In tempi in cui l’inclusione rischia di diventare solo un trend, Gheno invita a rimettere l’etica al centro della progettazione comunicativa. L’autenticità parte dall’interno: se i valori non sono vissuti dentro l’organizzazione, la comunicazione verso l’esterno perde forza e credibilità.
3. La performance è una mentalità, non un risultato (Fabiana Alcaino – Retex)
La performance, nel marketing contemporaneo, è un processo dinamico che unisce visione, dati e creatività. Non è solo KPI, ma un mindset orientato al miglioramento continuo, dove ogni azione è parte di una strategia più ampia che genera valore concreto.
4. Innovare senza tradire le radici (Daniele Cobianchi – McCann Worldgroup Italy)
Cobianchi propone un equilibrio tra tradizione e innovazione: il passato non va cancellato, ma integrato nel presente per umanizzare la tecnologia. La creatività del futuro sarà davvero efficace solo se costruita su una cultura condivisa, non solo su tool avanzati.
5. L’AI può risvegliare la creatività (Davide Boscacci – Accenture Song)
L’AI non è una minaccia, ma un’opportunità. Secondo Boscacci, proprio grazie all’intelligenza artificiale potremmo tornare a creare in modo più autentico. Il rischio non è essere sostituiti, ma diventare noi stessi prevedibili: l’AI può aiutare a rompere schemi e innescare nuove idee.
Un evento che guarda avanti: tra sponsor, community e visione
Il Videns Festival ha ottenuto il patrocinio di importanti associazioni del settore, tra cui AIR3, ADCI, UNA, CNA e APICOM. Tra gli sponsor tecnici e media partner spiccano Firenze Spettacolo, Libri di Marketing, The Social Hub, oltre a realtà creative e consulenziali come Forte Design, Microlensing, Disclosers, Galli Torrini Comunicazione e molte altre.
Un ecosistema vivo, eterogeneo, motivato: una community pronta a ridisegnare il futuro della comunicazione.
Conclusioni
Il successo della prima edizione del Videns Festival conferma quanto sia urgente creare spazi di riflessione condivisa, capaci di connettere imprese, creativi e pensatori in modo autentico. In un mondo dove il cambiamento è l’unica costante, eventi come questo diventano punti fermi per chi vuole rimanere rilevante, umano e innovativo.
👉 Per aggiornamenti e prossime edizioni: https://festival.videns.it.