Carlsberg Italia celebra il Made in Italy

Carlsberg Italia celebra il Made in Italy con un focus sull’agricoltura rigenerativa e la sostenibilità del comparto brassicolo

In occasione della Giornata Nazionale del Made in Italy, promossa dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy per celebrare la creatività, la produzione e l’ingegno italiano, Carlsberg Italia ha organizzato un talk istituzionale presso il Birrificio Angelo Poretti. Obiettivo dell’incontro: avviare un confronto costruttivo tra imprese, istituzioni, ricercatori e studenti sul ruolo del comparto brassicolo all’interno del sistema agroalimentare italiano e sulle sue sfide future.

Olivier Dubost, Managing Director di Carlsberg Italia, ha aperto i lavori sottolineando come l’azienda, con la sua identità al tempo stesso locale e globale, contribuisca in maniera tangibile all’economia italiana. “Grazie al nostro Birrificio Angelo Poretti, abbiamo generato oltre 6.000 posti di lavoro lungo la filiera nell’ultimo anno. Ogni nostro dipendente ha attivato mediamente 35 posti di lavoro aggiuntivi, a dimostrazione del nostro impatto concreto sul tessuto produttivo nazionale.”

Durante il talk, esperti del settore, rappresentanti delle istituzioni e giovani universitari hanno discusso della stretta connessione tra produzione brassicola e mondo agricolo. La birra nasce infatti da materie prime agricole come orzo, malto e luppolo, la cui coltivazione è oggi messa alla prova da cambiamenti climatici sempre più evidenti. L’agricoltura è responsabile dell’11% delle emissioni di gas serra nell’Unione Europea e incide per oltre il 20% sulle emissioni del Gruppo Carlsberg lungo l’intera catena del valore. In questo contesto, le sfide ambientali si uniscono all’aumento della domanda, all’uso limitato delle risorse naturali e alla necessità di ridurre l’impatto ambientale.

Per rispondere a queste sfide, Carlsberg ha scelto di puntare sull’agricoltura rigenerativa, un approccio che mira a ripristinare la salute del suolo, aumentare la biodiversità e migliorare l’efficienza idrica, contribuendo a rendere la filiera brassicola più resiliente e sostenibile.

Con un videomessaggio, Mirco Carloni, Presidente della XIII Commissione Agricoltura della Camera, ha evidenziato le opportunità offerte dalle filiere legate alla produzione di birra: “Penso alla produzione di orzo, luppolo e alla maltificazione. Sono segmenti su cui investire, per dare nuova linfa all’agricoltura tradizionale e valorizzare l’eccellenza brassicola italiana.”

Anche Maria Chiara Gadda, Vicepresidente della medesima Commissione, ha sottolineato l’importanza della filiera integrata e dei partenariati tra agricoltori e trasformatori come chiave per il futuro del Made in Italy: “L’identità territoriale può coesistere con l’internazionalizzazione, come dimostra il modello Carlsberg. E l’agricoltura rigenerativa è perfettamente in linea con le strategie italiane ed europee.”

Sul fronte della ricerca scientifica, Andrea Rocchi, Presidente del CREA, ha ribadito il ruolo dell’istituto nell’accompagnare la transizione ecologica del settore agricolo. “Le nostre attività di ricerca, formazione e divulgazione hanno l’obiettivo di sperimentare e promuovere pratiche agricole innovative che migliorino la salute del suolo e riducano l’impatto ambientale della produzione agricola.”

Anche la Danimarca, Paese d’origine del Gruppo Carlsberg, è stata protagonista del dibattito grazie agli interventi di Anette Christiansen, Capo Affari Ambientali del Consiglio per l’Agroalimentare Danese, e Francesca Zaccarelli, AgriFood Senior Expert dell’Ambasciata di Danimarca. Christiansen ha sottolineato che “Carlsberg è tra i primi gruppi a implementare l’agricoltura rigenerativa lungo tutta la sua filiera in Danimarca, dove l’11% delle attività agricole è già biologico.” Zaccarelli ha raccontato l’esperienza danese nel campo delle politiche fiscali verdi, come la recente introduzione della Carbon Tax che incentiva gli agricoltori a ridurre le emissioni, con risparmi potenziali di oltre 300 euro per ettaro grazie a rotazioni e pacciamatura.

Sul fronte accademico e territoriale è intervenuto anche Christian Garavaglia, economista e consigliere regionale della Lombardia, che ha ricordato come “il 21% dei consumatori italiani sia disposto a pagare fino al 10% in più per una birra biologica, e che Regione Lombardia ha messo in campo il bando SRA 2025 con 38,7 milioni di euro per progetti in agricoltura rigenerativa.

Serena Savoca, Marketing & Corporate Affairs Director di Carlsberg Italia, ha evidenziato il lungo impegno del brand nel campo ESG: “Da quattordici anni pubblichiamo il nostro report di sostenibilità, e nel 2023 abbiamo aggiunto un nuovo obiettivo: ottenere il 30% delle nostre materie prime da agricoltura rigenerativa entro il 2030, fino al 100% nel 2040. È un passo fondamentale della nostra strategia Together Towards ZERO and Beyond.”

A chiudere l’incontro è stato il creator e divulgatore Andrea Borello, che ha ribadito con forza l’urgenza di adottare misure efficaci contro il cambiamento climatico. “Solo con un’azione concreta e condivisa possiamo preservare la qualità delle nostre produzioni e la salute del pianeta.”

Carlsberg Italia, con il suo approccio integrato tra produzione, filiera e sostenibilità, si conferma un attore di primo piano nel tracciare un nuovo futuro per l’agroalimentare italiano, dove tradizione, innovazione e rispetto per l’ambiente camminano insieme.